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Eugenio Brezzi nasce il 4 giugno del 1920 a Castel San Niccolò in provincia di Arezzo.
In Casentino, e più precisamente in Pratomagno, la famiglia è proprietaria del Bagno di Cetica, un luogo montano dal fascino particolare per la presenza di una sorgente di acqua freddissima e gestisce la locanda edificata per accogliere la gente che da secoli si immerge in queste acque per trarne benefici. L’apertura del locale è in gran parte estiva e in autunno la famiglia scende in Maremma dove il babbo Pietro fa il pinottolaio.
Questa annuale “transumanza” contribuisce ad arricchire Eugenio di un ampio bagaglio di esperienze legate al mondo della natura e ai suoi mutamenti e a risvegliare in lui l’amore per il viaggio e la scoperta.
In Maremma, all’età di sette anni, Eugenio Brezzi conosce il Tartufo. Una conoscenza questa, che nata fra gioco e necessità, lo porterà negli anni alla creazione di un’importante azienda per la lavorazione dei tartufi, conosciuta in tutto il mondo.
“Per questa ragione Eugenio ci risparmia ogni possibile, noiosa lezione sul tartufo, su quello che è, sulle sue specie differenti, sulle sue qualità, sui modi di usarlo in cucina. A lui questo non interessa, e neanche a noi. E’ invece la sua storia che ci vuole raccontare, la storia di un uomo che ha vissuto intensamente la propria vita, a viso aperto, senza risparmiarsi fatiche e disagi, ma sempre con ottimismo, buonumore e coraggio, anche nei momenti più difficili”.
Estratto dalla prefazione di Valerio Fusi del libro “Storia di un piccolo grande tartufaio” di Eugenio Brezzi, Edizioni Effigi, 2010.